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I tardigradi vanno a scuola! – Tardigrades go to school!

Il Progetto di Citizen Science “I tardigradi vanno a scuola!” insegna ai ragazzi e alle ragazze in età scolare come raccogliere campioni di muschio per cercare e riconoscere i tardigradi, al fine di accrescere la loro consapevolezza su questi affascinanti animali e il mondo nascosto che li circonda. La raccolta dei campioni da parte degli studenti contribuisce in modo attivo ad aiutare i ricercatori nell’acquisizione di nuove conoscenze scientifiche sulla biodiversità dei tardigradi italiani.

The Citizen Science project “Tardigrades go to school!” teaches school pupils to collect moss samples and recognize tardigrades to foster their awareness about these fascinating animals and the hidden world around them. The sample collection by pupils actively contributes to help researchers to reach new scientific knowledge on Italian tardigrade biodiversity.

Il progetto “I tardigradi vanno a scuola”

Il progetto di Citizen Science “I tardigradi vanno a scuola” nasce dalla volontà di coinvolgere attivamente i ragazzi e le ragazze in età scolare in attività di ricerca, attraverso un’esperienza scientifica a tutto tondo che consente loro di sentirsi parte di un più ampio progetto di indagine della biodiversità. L’approccio di Citizen Science, o scienza partecipata, aiuta infatti  i cittadini e, come nel caso specifico, i più giovani a sviluppare un senso di responsabilità ambientale che, partendo dalla conoscenza, li rende partecipi e consapevoli dello studio della biodiversità italiana e della sua conservazione. In particolare, questo progetto si occupa della biodiversità dei tardigradi italiani. I tardigradi sono piccoli animali acquatici che colonizzano diversi ambienti di tutto il mondo, dai deserti ai ghiacchiai, dagli abissi marini alle vette più alte delle montagne, alle pozze temporanee, ai muschi e ai licheni.

In questo progetto, gli alunni e le alunne delle scuole primarie e secondarie (I e II grado) potranno applicare il metodo scientifico per analizzare  i campioni raccolti da loro in varie località italiane, con lo scopo di individuare e raccogliere i tardigradi, come dei veri scienziati. I tardigradi stanno acquisendo popolarità anche tra i non esperti grazie alla loro capacità di seccarsi insieme al substrato in cui vivono diventando un buon modello per l’insegnamento delle scienze.

Per partecipare al progetto, alle classi è richiesto di raccogliere dei campioni di muschio, habitat di alcune specie di tardigradi. Durante la raccolta dei campioni gli alunni e le alunne annotano i dati di raccolta, come coordinate, luogo del campionamento e substrato di raccolta dei muschi seguendo le indicazioni riportate nella scheda fornita dai tardigradologi. Una volta a scuola, con strumenti di uso quotidiano e seguendo un videotutorial, gli studenti provano ad estrarre i tardigradi dal muschio e ad osservarli allo stereomicroscopio. A discrezione dell’insegnante, gli studenti possono disegnare e/o descrivere le varie tappe metodologiche e i tardigradi osservati. I campioni in cui sono presenti dei tardigradi vengono poi essiccati all’aria e inviati al nostro laboratorio. Qui ci occuperemo dell’identificazione delle specie presenti nei campioni ricevuti mediante uno studio di tassonomia integrata che include analisi morfologiche e molecolari (DNA barcoding). Ogni classe, al termine delle analisi svolte in laboratorio, riceve un riscontro sulle specie di tardigradi rinvenute nei campioni mediante il nostro sito e una relazione scritta o, quando possibile, un incontro di restituzione. Inoltre, ad ogni classe verrà consegnato un attestato di partecipazione al progetto.

Tutti i dati necessari, le modalità di raccolta, di conservazione ed invio del campione sono elencati nell’apposito modulo da scaricare qui.

Chi sono i tardigradi?

Attorno a noi vivono innumerevoli tipi di animali che sono sconosciuti ai più per motivi molto semplici: non sono riconoscibili ad occhio nudo e non procurano danni, o portano vantaggi, né direttamente, né indirettamente, all’uomo o alle sue attività. Eppure, questi animali possono avere caratteristiche di estremo interesse ed anche offrire prospettive per il miglioramento non solo delle conoscenze, ma anche della vita umana. Tra questi possiamo includere i tardigradi, microscopici animali a simmetria bilaterale e di forma solitamente affusolata, con lunghezza generalmente inferiore a 1 mm. I tardigradi, anche se poco conosciuti, sono tutt’altro che rari. Esistono sia specie marine, sia specie di acque dolci che specie di ambiente terrestre. Attorno a noi sono molto abbondanti in muschi, licheni e lettiere di foglie, dove conducono vita attiva solamente quando circondati da almeno un velo d’acqua. Per questo motivo i tardigradi sono da considerare organismi acquatici, anche quando vivono sulle terre emerse.

I tardigradi, nonostante le loro microscopiche dimensioni, sono animali complessi e presentano tutti gli apparati, ad eccezione dell’apparato respiratorio e di quello circolatorio. Questi apparati, viste le ridotte dimensioni degli animali, non sono necessari poiché l’ossigeno viene assorbito per diffusione tramite la superficie corporea. I tardigradi sono compresi nel gruppo dei ecdisozoi, tutti animali caratterizzati dalla presenza di un esoscheletro chitinoso, rinnovato ripetutamente attraverso mute che permettono la crescita degli animali. L’esoscheletro dei tardigradi è formato da una sottile cuticola liscia o variamente ornamentata. I tardigradi sono in molti casi incolori, ma non di rado appaiono pigmentati di giallo, arancio, rosso, verde, o bruno. Sono formati da segmenti consecutivi: anteriormente c’è il capo, che non ha zampe, mentre ciascuno dei quattro successivi segmenti presenta un paio di zampe che termina con un paio di unghie. Nel capo è presente un particolare apparato perforante e succhiante dotato di stiletti che permette ai tardigradi di nutrirsi dell’interno delle cellule. La dieta dei tardigradi può consistere in cellule di vegetali, animali, fungi o batteri. Mentre alcuni preferiscono una sola fonte alimentari, altri possono essere onnivori. La dieta può cambiare anche in base alla fase del ciclo vitale degli animali, spesso i piccoli si nutrono di alghe e gli adulti sono onnivori. La riproduzione delle diverse specie di tardigradi può avvenire con diverse modalità. Più comunemente la riproduzione avviene tramite l’unione di gameti maschili e femminili. In altre specie ci sono popolazioni di sole femmine che sono in grado di produrre uova da cui schiudono esemplari fertili senza necessità del gamete maschile.

La vita di un tardigrado, a seconda delle specie, può durare da qualche settimana di vita attiva fino a quasi due anni (686 giorni), come verificato in allevamenti controllati. La vita effettiva diventa poi, in termini di tempo, molto più lunga se si sommano ai momenti di vita attiva quelli di dormienza. La dormienza è una caratteristica molto interessante dei tardigradi ed è rappresentata dalla criptobiosi (= vita nascosta) in cui si verifica una sospensione del metabolismo. La criptobiosi può essere attuata dai tardigradi in qualsiasi fase del loro ciclo vitale, uovo compreso. Un particolare tipo di criptobiosi è l’anidrobiosi. È attuata principalmente dai tardigradi terrestri che sono in grado di seccarsi e reidratarsi seguendo gli eventi di essiccamento e reidratazione degli ambienti in cui vivono. Quando l’acqua inizia a mancare, l’animale si contrae formando la cosiddetta “botticella”. L’anidrobiosi termina con il ritorno dell’acqua a con la ripresa della vita attiva e del metabolismo degli animali.

Vuoi partecipare al progetto con la tua classe?

Contattaci all’indirizzo mail evozoolab@unimore.it e ti forniremo tutte le informazioni necessarie.

Restituzione dei risultati alle classi

Classi 4°A (a.s. 2022/23) e 5°A (a.s. 2022/23), Scuola Primaria “Ada Negri”, Istituto comprensivo “A. Manzoni”, Reggio Emilia.

Le classi coinvolte nello studio pilota hanno raccolto cinque campioni di muschio durante la gita scolastica al parco naturale “Marola” nell’Appennino emiliano-romagnolo. Lo studio di tassonomia integrata svolto, presso il laboratorio EvoZooLab, sui campioni raccolti ha evidenziato un’elevata biodiversità che include una specie rara (Notahypsibius pallidoides) e tre nuove specie appartenenti ai generi Diphascon e Isohypsibius.

Classe 1°A (a.s. 2023/24), Scuola Primaria “Ada Negri”, Istituto comprensivo “A. Manzoni”, Reggio Emilia.

La classe ha raccolto tre campioni di muschio durante la gita scolastica presso l’Agriturismo “La Collina”, Reggio Emilia. Lo studio di tassonomia integrata ha rivelato la presenta di tre generi (Macrobiotus, Ramazzottius e Hypsibius).

Classi 2°B e 2°C, Istituto di Istruzione Superiore “F. Selmi”, Modena.

Le classi hanno raccolto quattro campioni di muschio durante la gita scolastica presso il Parco delle Cascate di Molina, Verona.

Attestato di partecipazione

Finanziamenti

Ente finanziatore: Progetto finanziato dall’Unione Europea - NextGenerationEU – Piano Nazionale Resistenza e Resilienza (PNRR) - Missione 4 Componente 2. Investimento 1.4 – Avviso N. 3138 del 16 dicembre 2021 rettificato con D.D. n.3175 del 18 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca; Award Number: Codice progetto CN_00000033, Decreto Direttoriale MUR n.1034 del 17giugno 2022 di concessione del finanziamento, CUP SPECIFICO ENTE., titolo progetto “National Biodiversity Future Center - NBFC”